Di ritorno da Lourdes il Papa ha sottolineato “il clima di profondo raccoglimento e di intensa preghiera riscontrato nel Santuario e soprattutto alla grotta”. In questa oasi di quiete si sperimenta facilmente quanto sia proficuo il silenzio, un bene oggi sempre più raro.
Le molteplici opportunità di relazione e di informazione che offre la società moderna rischiano talora di togliere spazio al raccoglimento, sino a rendere le persone incapaci di riflessione e preghiera. In realtà solo nel silenzio l'uomo riesce ad ascoltare nell'intimo della coscienza la voce di Dio che veramente lo rende libero.
Dio abita il silenzio e nel silenzio egli mantiene la voce flebile e il tocco discreto. Nel frastuono i suoi richiami rischiano inesorabilmente di andare perduti. Per vedere le stelle bisogna spegnere le luci, portarsi al di fuori degli ambienti chiassosi e distratti, rimanere soli con se stessi.
“Siamo rimasti tutti profondamente colpiti dall'intensità dei silenzi” scrive il direttore del Lourdes Magazine.
Dal notiziario di una piccola associazione come la nostra rivolgiamo un pressante invito, crediamo condiviso anche dalla stragrande maggioranza dei pellegrini, affinché i responsabili del Santuario facciano l'impossibile perché “nel silenzio ritrovato, un silenzio abitato” possiamo essere aiutati a percepire la voce del Padre e della Madre che vogliono parlare con i propri figli.

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